Comunque io Prince of Persia the Forgotten Sands preso su Kinguin ce l'ho ancora :uhm:
Spero che non me lo tolgano, anche se non è che mi strappo i capelli se non ci posso giocare eh :asd:
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Comunque io Prince of Persia the Forgotten Sands preso su Kinguin ce l'ho ancora :uhm:
Spero che non me lo tolgano, anche se non è che mi strappo i capelli se non ci posso giocare eh :asd:
Ubisoft è antigamer da tempo immemore: tutto ciò che fa è lontano da tutto ciò che riguarda i videogame. Lo sviluppo dei titoli, la vendita, il rispetto del consumatore. Si può non comprare i loro titoli, ma qui ci vuole anche una legislazione che li multi ed eventualmente porti al fallimento se non cambiano modo di agire. Perché non se la prendono solo con chi compra a prezzo più basso i loro giochi, ma danneggiano l'industria intera con i loro metodi.
Nel caso in particolare comunque, Ubisoft sbaglia nel modo di agire. Devi avvertire sempre su cosa fai sugli account degli utenti, la trasparenza non è un optional, altrimenti giustamente ci si può chiedere cos'altro ci possono fare senza chiedere. Inoltre, rubi un gioco dall'account dell'utente, e non gli ridai nemmeno i soldi: soldi che l'utente ha speso e che in parte ubisoft ha ricevuto anche se sono meno di quelli che si aspettava. Alla fine di questo procedimento ubisoft i soldi li ha ancora, ma l'utente non ha il gioco.
Si però non si può andare avanti così, Ubi è antigamer, EA è antigamer, praticamente metà del mercato è contro il consumatore.
D'altra parte in questo mercato più che mai il consumatore ama farsi crocefiggere; finché ci saranno binbimimkia pronti a pagare cash in preorder prezzi assurdi per supposte triple A che sono solo piene di bug il mercato non si evolverà se non in peggio. D'altra parte la strada è già segnata verso il sistema freemium...
Beh, ma dal loro punto di vista politico è l'utente il traditore; questa mossa, per quanto deprecabile, se produce indignazione in metà dell'internet, induce paura nell'altra metà e soprattutto marchia le generazioni di futuri gamer, che (magari accompagnati da un po' di pubblicità postuma) saranno educatamente indirizzati ad acquistare dallo store ufficiale. E' un po' come se un papà comprasse da un ambulante una copia sottocosto di un film per darla al figlio, dal negozio audiovideo di fronte uscisse il proprietario, prendesse a sprangate il padre del bambino distruggendo la copia del film e, chinatosi di fronte al bambino, gli spiegasse che quelli come suo papà vanno puniti perché odiano i film.
Sul piano di stretto diritto, peraltro, va detto che si acquistano licenze, non giochi, e che i programmi come Uplay ed Origin (ma anche Steam ovviamente) sono gestori di licenze proprietarie, sempre in contatto con il creatore che, essendo unico titolare del diritto d'autore sull'opera, è liberissimo di bloccare le licenze che ritiene siano state illegittimamente carpitegli. E' esattamente come in ogni altro ambito della tutela del diritto d'autore, solo che la tecnologia ha consentito (e gli utenti, io stesso, hanno apprezzato) che con i programmi come Uplay si consentisse al proprietario di saltare un passaggio (quello del potere pubblico), garantendo al medesimo di poter agire in completa autotutela. E come l'Italia ben insegna, è sempre l'ultima ruota del carro, è sempre il consumatore, a pagare le conseguenze di un comportamento (la compravendita di licenze su siti non proprietari o non autorizzati) che, se oltre tutto non è ancora detto sia illegittimo, certo non è del tutto imputabile al consumatore.
La ubisoft fa benissimo, guarda un po' te se persone che lavorano duramente ad un gioco devono farsi fregare da questi delinquenti da quattro soldi.
Sì, ma la gente spende soldi (veri, frutto dei propri averi... non diritti su licenze d'uso sugli euro...) su kinguin, che vende key.
Ora, se è illegale Ubisoft lo deve dire.
Ed avvisare il cliente della rimozione del gioco.
Oh, che su Kinguin c'è roba che costa anche, non dimentichiamolo.
Magari non saranno i 60 euro del gioco su Uplay, ma se uno paga 40 euro come si fa a tacciarlo di delinquente?
Se delinquente è lo store, che lo si dica, piuttosto che prendersela con l'utente. Anche perchè l'utente viene fregato... ma lo store continua a vendere!!!
La stessa cosa succede con Steam, se la key è rubata il gioco viene tolto. L'utente deve poi vedersela con chi gliela ha venduta.
Non è che lo deve dire, è illegale e basta, si sa da tempo ma solo ultimamente la Ubi e la Valve si stanno muovendo a tal proposito alla fine. :asd:
Cioè allora tanto vale piratare invece di rubare soldi agli sviluppatori e finanziare ladri.
Ma illegale cosa? alla fine mercato globale finchè conviene ma i quando i consumatori lo "sfruttano" (chiavi rubate un par di palle secondo me si tratta di giochi comprati in paesi dove costano meno e rivendute dove costano di più) allora è illegale
Io non ho ancora capito come sia possibile che si possano attivare legalmente delle chiavi illegali.
Se il produttore genera delle chiavi autorizzate, si presume che solo queste possano convalidate.
Se il produttore non le ha generate, e se quelle su G2A e altri siti simili sono illegali, allora come è possibile che poi Steam le convalidi ugualmente?
Perfino quando non esisteva internet e per i giochi bastava usare un seriale valido per un numero indefinito di copie pirata, se il seriale era sbagliato non c'era verso di farlo andare.
Quindi com'è possibile che nell'era attuale di internet, con chiavi digitali ipercontrollate che vengono inserite online direttamente su piattaforme ufficiali quali Steam e cloni vari, ci sia uno smercio di chiavi illegali che queste piattaforme comunque convalidano?
Perchè non sono key illegali: a Steam, Ubi e soci scoccia solamente che qualcuno venda le key come se fossero usate, o che vengano comprate dove ufficialmente costano meno, per poi rivenderle altrove per avere un certo margine di guadagno, senza richiedere autorizzazioni agli sviluppatori o agli store ufficiali stessi, su cui le stesse key vanno riscattate.
Forse anche per questo non lo dichiarano: dal punto di vista legale forse non c'è maniera di colpirli. Allora se la prendono con chi compra, che è più facile...
Basterebbe che il client riconoscesse che una determinata key è stata emessa per essere venduta in una determinata area geografica, quando l'utente va ad attivarla viene notificato della cosa e il processo si blocca.
Cancellare giochi mesi/anni dopo è una pratica veramente infima e ridicola. Oltre che legalmente dubbia, l'eula means shit se la costituzione del paese dove risiedi dice la cosa contraria.
Che poi i siti di key fossero al confine del lecito lo si sapeva tutti.
Lo facessero allora, invece di rompere le palle a chi apre il portafogli.
Ma dovrebbero evitare la retroapplicabilità.
Un attimo, si sta facendo un po' di confusione.
Per prima cosa, c'è qualcosa di ufficiale o stiamo parlando solo di "sentito dire"?
Per quello che ho letto in giro al momento sono stati rimossi giochi di key rubate o con regional lock.
Le key "rubate sono key comprate su store ufficiali (magari anche direttamente da Uplay) con carte di credito rubate e poi rivenduti su siti di key (come G2A). Quando il tipo scopre che gli hanno clonato la carta ovviamente contesta tutte le transazioni eseguite. Ad esempio su Steam devi aspettare 7 giorni prima di poter scambiare/regalare un gioco se usi una carta nuova o differente proprio per questo motivo.
Invece per "regional lock" è quando si compra un gioco in un paese dove costa meno e poi lo si attiva utilizzando proxy o altri programmi per eludere questa protezione (in un certo senso è come se si crackasse il gioco).
Per ora ho letto solo di casi di questo tipo, e non ci vedrei nulla di male. Se qualcuno ha trovato post su fatti diversi può linkarli?
Per quanto riguarda il lock regionale posso anche capire: se esiste vi è un motivo e se uno compra lo stesso dovrebbe sapere che corre il rischio di vedere togliersi il gioco.
Per quei casi non ne farei un caso: lo sapevi.
Nel caso di key rubate, invece, l'acquirente comunque ne è all'oscuro (che ne so io se la key che G2A mi vende è rubata? Mica posso fare la polizia postale) e in questo caso Ubi dovrebbe comunque avvisare dell'accaduto a chi, alla fin fine, è stato raggirato a sua insaputa. Sarebbe anche meglio per l'immagine di Ubi, perchè in questi casi uno poi davvero si rivale sullo store di key che non fa i controlli opportuni, chiedendo un risarcimento.
Sulle chiavi rubate c'è poco da dire. Certo l'acquirente viene raggirato, ma è normale che la piattaforma metta al bando i giochi rubati, purtroppo.
Sulle chiavi regionali, comprate nel paese X legalmente e rivendute nel paese Y con un certo guadagno, c'è invece molto da dire : il mercato dev'essere globale, ma fino a quando fa comodo loro :asd: che si fotta ubisoft in questo caso :fag:
Il prezzo regionale è normale, ogni paese ha tasse diverse e un costo della vita differente, per non parlare degli accordi commerciali.
Mi sembra (sembra) di aver letto che quando ti rimuovono un gioco perché "rubato" te lo dicono per mail.
speriamo sia così...
certo uno che va nello store X che cazzo ne sa se la chiave è rubata? se compra roba non region locked (che ne so, su nuuvem o altri gia citati) che sta facendo, in fin dei conti, di male?
'sta storia puzza di coazione a comprare solo sullo store ubi o di chi altro romperà i cojoni. e, by the way, se su ubi già compravo poco, mò non comprerò più una ceppa.
spero che Valve non segua l'esempio.
Non lo sa, pero' vediamo un attimo la situazione di g2a: compri su un sito non associato a nessun produttore, di una societa' con sede a honk kong, che non vende materiale proprio ma fa da tramite per la compravendita di codici seriali tra terze parti. Ora, chiaramente non e' scritto da nessuna parte "occhio le key potrebbero essere state comprate con carte di credito clonate" pero' se non e' l'equivalente digitale di comprare dal retro di un furgone parcheggiato in un vicolo, ci va molto vicino.
sì, certo. però non può essere neanche che per ogni store mi devo andare a vedere vita, morte e miracoli e ragione sociale per una key (anche se, ok, l'ignoranza, in legge, non è una scusante).
e, comunque, mi rimane l'idea che lo stiano facendo, in realtà, solo per toglierci, con la paura, la possibilità di comprare altrove che sui 'mega store'...
sì, ma se googlo cercando in gioco X e trovo uno store online che me lo vende a prezzo conveniente come faccio a sapere che si tratta di un'associazione a delinquere?
quando compro la focaccia mica chiedo al panettiere di mostrarmi la fedina penale, non posso trasformarmi in sherlock holmes ogni volta che metto il naso fuori dal bagno
se le chiavi sono rubate o, in qualche modo, illegali, le sanzioni dovrebbero essere per il rivenditore, ci sarà una possibilità di perseguirlo
con gli acquirenti in buona fede come la mettiamo?
Se compri la focaccia in un posto che fa sistematicamente metà prezzo rispetto al costo normale di quel prodotto (che tu ben sai) rispetto a tutti gli altri panettieri, non ti fai nessuna domanda su come funziona quella negozio?!
Com'è che sappiamo tutti che la radio venduta all'autogrill è senz'altro di dubbia provenienza, ma sulle chiavi dei giochi, magicamente, si casca dal pero?!
Per quanto riguarda le sanzioni, se c'è o meno da parte di Ubi/Steam/Sticazzi la possibilità di perseguire il rivenditore, non lo so, ma di nuovo, nel mondo reale, se tu compri un oggetto fisico che si dimostra rubato, quell'oggetto ti viene sottratto, buona fede o no... e nota che chi te lo toglie chiaramente non ti rimborsa, devi essere tu a rivalerti sul rivenditore nelle sedi opportune.
Parlando di una chiave comprata con CC rubata/fraudolenta, davvero vi aspettate che sia Ubi a restituirvi soldi che non ha nemmeno incassato?!
(perchè se la carta è tarocca, quella parte della transazione, a loro, viene annullata)
Ma non stiamo parlando di un'investigazione internazionale, semplicemente cliccare sul link terms & conditions. Non so voi, ma io prima di acquistare su un sito che non conosco qualche informazione la cerco, ed infatti la mia permanenza su G2A e' durata molto poco. E, ben prima che per questioni legali, per la mia sicurezza.
Ma comunque non vi viene mai il dubbio vedendo prezzi cosi' convenienti? Immagino che per i rayban sulla bancarella a 15 euro il dubbio vi viene, perche' per le key no?
edit
sì, ma fino a un certo punto, potrebbero anche aver ottimizzato i costi d'acquisto delle materie prime, della gestione, del personale ecc.
che poi io compro sempre da steam, gmg, gamersgate ecc., tutti store affidabili, personalmente non corro rischi, mai andato su kinguin o nuveem, parlo in generale :legge:
ma nel caso specifico quello che mi infastidisce sono certe politiche commerciali dei distributori, per esempio:
- in russia vendono i giochi taroccati anche nei negozi, il mercato per i publisher è comunque ampio e da coltivare
- allora dimezzano i prezzi per contenere la pirateria, magari gli regalano anche il doppiaggio nella loro lingua
- l'italia da un paio d'anni è uscita dal novero delle nazioni più "piratose", quindi ci vengono applicati prezzi superiori alla media, un buon 20, 30 % di quelli, per esempio, dell'inghilterra
sintesi: non piratiamo (o lo facciamo poco) quindi siamo scemi e paghiamo di più
- se compro una key russa adesso diventa addirittura possibile che il gioco mi venga sottratto in nome della legalità e della correttezza
:look:
cornuti e mazziati, francamente qualcosa non mi torna
Quello che non ti torna e' che il fatto che una cosa non ti piaccia non la rende illecita, ne' rende lecito aggirare le regole. Poi uno ci puo' pure provare, pero' poi non puo' cascare dal pero.
Quando c'e' da usare VPN russe o sfruttare bug per avere giochi gratis tutti hacker, quando le magagne vengono a galla e qualcuno si incazza allora tutte innocenti verginelle :asd:
Da dove salta fuori che la differenza del prezzo regionale va in base all'indice di pirateria?
Io sono d'accordissimo su quello che dici.
Rimane il fatto che se io compro un oggetto rubato e mi viene sottratto (da chi ne ha facoltà di farlo) LO SO SUBITO e ne so i motivi.
Togliere un gioco da una libreria senza nulla dirti rimane una pratica scorretta (magari ho 30 giochi, quello l'ho terminato e manco me ne accorgo): come dire... domani vengono a sequestrarmi la casa in campagna (in cui ci vado 1 volta l'anno...) e lo scopro tra 7 mesi quando ci vado... e devo pure chiedere perchè me l'hanno sequestrata (perchè quando la comprai in realtà era stata rubata...).
Quindi il punto e' solo avvertire?
Sii serio... il prezzo di quel prodotto è talmente stabile, che le variazioni per "ottimizzazioni" possono essere marginali, non così drastiche; se nella tua città trovi un panettiere che fa la metà rispetto a tutti gli altri, non ci credo che tu non ti faccia delle domande su come sia possibile in maniera lecita... e se non lo fai, non mi offrire mai un panino di quelli, thanks :asd:
Quello che vale per il pane vale per i VG... si sa che il prezzo, escluse promozioni, è X; se lo trovi, non scontato, a X/2, qualcosa sotto c'è per forza... poi può essere illegale o può essere una qualche forma di elusione lecita, ma sempre sul "grigio" si resta.
Infatti tu stesso dici di prendere da store affidabili "per non correre rischi", quindi vedi che alla fine il problema te lo sei posto.
Questo si, sicuramente dovrebbero avere la buona grazia di mandarti loro una comunicazione in prima battuta, spiegandoti perchè lo hanno rimosso, invece che dover essere tu a contattare il supporto per sapere cosa è successo.
I punti sono tanti e vanno dai prezzi regionali (che secondo me ci stanno, perchè il mercato brasiliano, ad esempio, è diverso da quello italiano) alla legalità di certi store, alle pratiche di Ubi e company.
Ma non avvertire è una mancanza di rispetto per chi ha acquistato quelle key, perchè, ricordiamolo, nessuno ha piratato i giochi o li ha rubati: anche se scontati maggiormente sono stati regolarmente acquistati. E quanti li acquisterebbero dagli store di key sapendo che le key sono rubate o illecite? Io non lo farei mai. Voi non lo fareste mai.
Io ho preso la Deluxe di Watch Dogs: 22 euro. Mica bruscolini (poco prima di Natale, quando il gioco fu anche ben scontato sugli store ufficiali...). Non dicendomi nulla è come se mi si accusasse di collaborazionismo con i criminali...
Che sia doveroso avvertire l'utente della rimozione di un gioco siamo d'accordo. Non so se lo fanno, ma se non lo fanno sicuramente dovrebbero.
Quindi dovrei insospettirmi se steam fa i supersaldi o se humble bundle mi vende dieci giochi a 1 euro?
Sulla base di cosa posso io verificare la correttezza del venditore? Non è un prodotto che posso intuire sia stato rubato perché me lo sta vendendo uno ad un angolo di strada. Facessero loro i controlli prima di vendere le key a queste persone che le rivendono. Se chiamo i carabinieri e chiedo "ma kinguin è legale? " cosa mi rispondono?
Non si può pretendere che sia chi compra in internet a verificare la legalità del business. Non è possibile. Ma non solo per i giochi, ma anche per i prodotti rivenduti da terzi su amazon o ebay. Devo fare Sherlock holmes? Non vendano chiavi e risolvono. Far ricadere sul cliente queste cose è pratica piuttosto fastidiosa
Comunque il confronto con i rayban non c'entra nulla. Non stiamo confrontando un prodotto originale con uno non originale. Se aggiungo una
chiave su steam o accetto un dono e il sistema mi aggiunge il prodotto relativo io non ci vedo niente di strano. Se compro su kinguin da un rivenditore con feedback 100% positivo di che dovrei dubitare? Il confronto con i beni fisici ci sta fino ad un certo punto: il valore oggettivo dei videogiochi esiste e non esiste. La focaccia non potrà mai essere venduta a meno di un tot MAI, è economia. Ma un gioco che oggi paghi 50 euro e che tra mesi o anni paghi 5 o 1 o addirittura poi te lo regalano (Offre la ditta, DHL etc.) che valore oggettivo può avere? Io sono del parere che se non si usano vpn o metodi strani (cosa che io non ho mai fatto) la buona fede è da presumere fino a PROVA contraria. Altrimenti tanto vale non comprare più da ebay o da un amico.
Ma appunto, hai ragione Necronomicon, il mercato delle chiavi l'hanno creato loro, la cosa potrebbe anche essere pensata e realizzata diversamente. Si veda i cambiamenti apportati da Indiegala e Humble bundle. Che poi perché se compro un bundle (per quanto sia modica la cifra) e possiedo già un dato gioco non devo riceverne una copia almeno da regalare (ci sta che non sia rivendibile)? Poi per carità ti avvisano prima ma è la logica a essere sbagliata
Vuoi davvero dire che non sai distingure gli store ufficiali da quelli non ufficiali? Secondo te origin vende le key a g2a e kinguin?
Ma quale sherlock holmes, almeno leggere le condizioni di vendita di un sito e' accettabile o troppa fatica anche quello? Farsi 2 domande sul perche' una cosa che su steam costa 20 euro in saldo su un sito qualunque con sede a honk kong costa 10 e' roba da scotland yard? Porsi il dubbio che acquistare da un privato completamente sconosciuto tramite una piattaforma qualunque puo' in teoria comportare dei rischi e' troppo?