Inter, Moratti è furibondo!
Vota l'articolo
Si
25 No
0
Rabbia in tv per l’errore di Eto’o e la prestazione dell’Inter. Dopo calciopoli il numero uno nerazzurro non è mai stato presente all’Olimpico. Ha sofferto da casa, si aspettava un’altra squadra
TORINO, 14 febbraio - Re Leone? Mac*ché, lo sciagurato Egidio. I sogni di un’incredibile rimonta scudetto si in*frangono (a meno di nuo*vi passi falsi del Milan) sulla traversa - colpita a porta vuota - da Samuel Eto’o. Sì, l’uomo da venti*sette gol stagionale, il fuoriclasse dai gol impos*sibili. Se l’Inter esce an*cora una volta con le ossa rotta dall’Olimpico, è per colpa degli erroracci del suo serial killer. Perché, oltre alla traversa, il Re Leone ha pure ciccato un’altra palla a tu per tu con Buffon che peraltro è stato magistrale nell’uni*ca occasione in cui Eto’o ha fatto l’Eto’o.
RABBIA MORATTI - Il tutto, per la rabbia di Massimo Moratti, rima*sto ancora una volta da*vanti alla tv (dopo Calcio*poli non si è più presen*tato a Torino) e insoddi*sfatto di una prova a lar*ghi tratti sconcertante della sua squadra che sol*tanto a fine partita, qua*si per inerzia, è riuscita a schiacciare una Juventus peraltro ridotta in dieci dall’infortunio di Matri. Un’Inter che in trasferta proprio non va, visto che, dopo la sconfitta di Udi*ne, ha nuovamente sba*gliato tutto deragliando miseramente sotto i colpi della Juventus. Il che, ag*giunto ai patimenti con Catania (vittoria in ri*monta) e Bari (successo ben più largo nel punteg*gio di quanto dicesse il campo) apre una falla a cui Leonardo dovrà met*tere rimedio. L’immagine dei patimenti nerazzurri è il volto sconsolato di Sa*muel Eto’o a fine partita dopo essere rimasto fago*citato nella morsa bian*conera senza riuscire praticamente mai a sal*tare Frederik Sorensen (in tutto il match, ci è riu*scito una volta sola) che, oltre a essere poco più di un ragazzo, guadagna cinquecento volte (sì, ave*te capito bene) meno di lui. Visto che lo stipendio non fa un giocatore, il da*nese ha annullato il Re Leone, molto infastidito dai buu che hanno costel*lato la sua partita: niente a che vedere col diluvio di fango che accompagnava Balotelli sin da quando metteva piede in campo, ma comunque qualcosa di fastidiosissimo. A propo*sito di Balotelli, sacrifica*to in nome del fair play fi*nanziario e spedito a Manchester, sponda City, per 21 milioni di euro: ie*ri l’Inter per la prima vol*ta dopo tanti anni, non aveva in campo nemmeno uno dei due “storici” anti-Juve, ovvero SuperMario e Julio Cruz che probabil*mente avrà visto la parti*ta dal suo buon retiro ar*gentino. E né Eto’o, tanto meno Pazzini (vanamen*te alla ricerca del cente*simo gol da professioni*sta in Italia) e Sneijder, sono riusciti a raccoglie*re l’eredità lasciatagli in dote dai compagni.
SNEIJDER SPAESATO - Piccola, piccolissima, pu*re la partita di Sneijder che, dopo aver illuminato l’Inter con la Roma e re*galato un super gol pure alla sua Nazionale nono*stante l’impiego part- ti*me ( appena 45’ contro l’Austria), non è riuscito a far cambiare marcia al*l’Inter. L’ex Galactico, proprio come nei giorni più cupi dell’era Benitez, non è mai riuscito mai a trovare la posizione tra le linee, andandosi a schiac*ciare su Thiago Motta per andarsi a prendere qual*che pallone buono davan*ti alla difesa. Malesseri peraltro evidenziati dal lungo colloquio con Eto’o a inizio ripresa per stabi*lire le posizioni in campo nonostante la reprimen*da di Leonardo nello spo*gliatoio. Sintomi di un di*sagio evidente che ha at*tanagliato l’Inter nella notte dell’Olimpico, uno stadio diventato maledet*to per i morattiani dopo Calciopoli. In gergo, la chiamano legge del con*trappasso.Stefano Pasquino