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  1. #14676
    Lo Zio
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    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Citazione Originariamente Scritto da PinHead81 Visualizza Messaggio
    Il caffè è un blando lassativo
    eh no, blando un par di ciufoli ^^

  2. #14677
    Chiwaz
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    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Citazione Originariamente Scritto da Gnappo_gheyz Visualizza Messaggio
    Ho realizzato ora che al momento la lega nord è il più vecchio partito italiano
    Ah, quando si diceva "ah ma è solo un partito di protesta! Ah, ma tanto sono dei buzzurri, dove vuoi che vadano! Ah, la gente non è scema, li seppellirà!".
    Nel '90.

  3. #14678
    Shogun Assoluto L'avatar di Gnappo_gheyz
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    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Beh alcuni assunti valgono ancora ora

  4. #14679

    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)


  5. #14680

    Predefinito Riferimento: Quella sporcacciona di Anna Frank


  6. #14681
    Banned L'avatar di Caesar86
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    Predefinito Riferimento: Quella sporcacciona di Anna Frank

    e anche questo topic...

  7. #14682
    Banned L'avatar di Caesar86
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    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    indovinate l'autore

    cmq io tifo per i militari, mi stanno sul culo gli alieni puffo, poi cavolo con tutto il pianeta a disposizione non potevano levarsi dalle palle e lasciare il danatissimo albero agli esseri umani visto che hanno bisogno di quel minerale dal nome assurdo?

    Secondo me il colonnello Caffè ha ragione. Cavolo ha speso anche milioni e anni negli avatar per trovare una soluzione pacifica e quelli ancora non si levano dalle palle? Avrebbero dovuto nuclearizzare l'intero pianeta

  8. #14683
    Il Nonno L'avatar di dualismo_2000
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    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Mereghetti?

    Gaburri

  9. #14684
    Banned L'avatar di Caesar86
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    No. Qualcuno di più virilmente vicino a noi

  10. #14685
    Shogun Assoluto L'avatar di Angels
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    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Gaburri
    L'aranciata amara.


    Oggi si vota al senato il processo breve

  11. #14686
    Shogun Assoluto L'avatar di Gnappo_gheyz
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    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)




    trovato su memegenerator.

  12. #14687
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Riferimento: Quella sporcacciona di Anna Frank

    Citazione Originariamente Scritto da dualismo_2000 Visualizza Messaggio
    lacerazione no.
    roba molliccia che striscia si.

    ok, posso andarci giù piatto?
    la parte più impressionante è
    Spoiler:

    il momento in cui c'è fuori solo la testa.
    Poi con la spinta successiva esce tutto.


    Per fortuna dura poco. La parte lunga e massacrante è Travaglio.
    Ah lo so

  13. #14688

    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Chiappe di bronzo
    speriamo che non sia vero

  14. #14689

    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    L'ultima vigliaccata di Repubblica? Fare un finto articolo di inchiesta sulla privatizzazione di un ente pubblico per attaccare un uomo della sinistra che per il bene del Paese ha collaborato col Governo. Ecco a voi la vendetta degli incapaci.

    INCHIESTA/ Con il decreto in discussione al Senato
    la struttura diventerà il più grande ente appaltatore della Repubblica
    Bertolaso, così funziona
    la "straprotezione" civile
    di ALBERTO STATERA


    Guido Bertolaso
    IL VICERÉ Bertolaso I sale trionfalmente al soglio di imperatore di tutti gli appalti con il decreto legge, varato la settimana scorsa dal Consiglio dei ministri e adesso in discussione al Senato, che "privatizza" la Protezione civile della nazione trasformandola in una Spa. Altro che la gerarchia dei ministri stilata ufficialmente dal suo mentore Gianni Letta.

    Guido Bertolaso, dottore in medicina, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e capo del Dipartimento della Protezione civile, scala di fatto l'ordine protocollare superando in termini di potere reale non solo Frattini, Maroni e Alfano, i primi tre nella classifica lettiana, ma anche Giulio Tremonti, custode dei cordoni della borsa. Perché più e meglio di come ha fatto fin qui potrà spendere come vuole un numero imprecisato di miliardi di euro pubblici senza alcun controllo, autorizzazione o rendiconto e, se occorre, con la secretazione, come è avvenuto per il G8 che avrebbe dovuto svolgersi all'isola della Maddalena e fu infine trasferito all'Aquila terremotata. Potrà spendere ad libitum Bertolaso non solo per frane, incendi e terremoti, ma per qualunque "Grande evento" sia giudicato degno, nei confini della Repubblica e nell'orbe terracqueo, di un "decreto emergenziale".

    I ministeri tacciano sotto il tallone di Tremonti e la Corte dei Conti si metta l'animo in pace. I controlli sono off limits nei confronti di "B&B".

    Già soprannominata "Bertolaso Spa" tra i senatori di tutte le parti da noi interpellati che stanno esaminando il decreto, la "Protezione civile servizi Spa" diventa di fatto se non il più grande, certamente il più autonomo ente appaltatore della Repubblica, con una quasi totale deroga alle tradizionali norme di legge per i fondi in transito da palazzo Chigi e destinati ai più svariati scopi: dalle gare ciclistiche, alla celebrazione di santi, dai party di Stato ai viaggi del Papa, dalle piscine alle discariche, dal traffico delle gondole in laguna alle regate, dagli alberghi di lusso agli scenari di cartapesta per i vertici internazionali. Come quello - tripudio del kitsch curato da Berlusconi in persona - che fece sorridere i ministri convenuti per il vertice Nato-Russia di Pratica di Mare. Per spingersi prossimamente alla gestione dell'Expò di Milano del 2015 e alle Olimpiadi del 2020 contese tra Roma e Venezia, che Berlusconi e Letta vogliono nelle mani della seconda "B", quella di Bertolaso.

    Una macchina di potere così travolgente da spostare ulteriormente dalle sedi dei ministeri e naturalmente del Parlamento e delle Autorità di controllo fino a palazzo Chigi la barra del potere reale della ditta Berlusconi & Bertolaso, che sotto l'ala nobile del Gentiluomo di Sua Santità Gianni Letta, della cultura dell'emergenza ha fatto una scienza di potere infinitamente più sofisticata rispetto a quella della prima repubblica, che prevedeva complesse "cupole" per la spartizione di favori, potere e ricchezze, magari attraverso i titoli in cui erano convertiti i fondi neri dell'Iri, di cui il sottosegretario Letta ha diretta conoscenza, avendone riscossa a suo tempo una quota pari a circa un miliardo e mezzo di lire di allora.
    Sbaglierebbe chi credesse che l'emergenza della "Bertolaso Spa" si sostanzi soltanto nei terremoti, nelle frane, nelle esondazioni, negli incendi, che pure ogni anno non ci fanno mancare niente.
    Tutto è ormai emergenza in questo paese: dal quattrocentesimo anniversario della nascita di San Giuseppe da Copertino, celebrato in provincia di Lecce con l'ordinanza "emergenziale" 3356, al congresso eucaristico nazionale, previsto ad Ancona dal 4 all'11 settembre 2011, di cui Bertolaso è già commissario, per ora con una dote di soli 200 mila euro da spendere per la buona riuscita dell'evento. Spiccioli, bazzeccole, pinzillacchere. Ben altri sono gli interessi che sotto la voce "Protezione civile" fanno fluire centinaia e centinaia di milioni. Spesso agli amici e agli amici degli amici.

    Tra il 2001, quando Bertolaso venne nominato capo della Protezione civile e i primi cinque mesi del 2009, la presidenza del Consiglio ha emesso 587 "ordinanze emergenziali", di cui solo una parte riferita a calamità naturali. Il resto a "Grandi eventi", o presunti tali. Pare che nessun organo di controllo da noi interpellato sia in grado al momento di sapere esattamente quanto la coppia "B&B" è riuscita a spendere negli ultimi anni, senza alcuna pastoia o controllo di legittimità. Ma ha prodotto una stima attendibile Manuele Bonaccorsi, autore di un dossier intitolato Potere assoluto - La protezione civile ai tempi di Bertolaso, appena pubblicato e che la Cgil, che giudica il nuovo decreto sulla protezione civile "improprio e anticostituzionale", illustrerà sabato prossimo all'Aquila in una manifestazione di protesta dei Comitati dei terremotati contro la "Protezione Civile Spa". Tra il 3 dicembre 2001 e il 30 gennaio 2006 la presidenza del Consiglio ha varato 330 ordinanze. Di queste, sono pubblici gli stanziamenti di 75 ordinanze, che valgono circa un miliardo e 490 mila euro. Non si tratta di un campione rappresentativo, ma è un dato che consente una stima. Nei cinque anni, tramite ordinanze della Protezione civile, in spregio alle norme sugli appalti e le assunzioni, sarebbero stati spesi 6,5 miliardi. Se si fa il calcolo su 587 ordinanze della presidenza del Consiglio in meno di nove anni, si arriva a 10,6 miliardi. Una somma sufficiente - giudicano gli autori del dossier - a costruire un blocco di potere indistruttibile, segreto e libero da qualsiasi regola.

    Capite allora perché l'imperatore di tutti gli appalti, che il centrosinistra considerava uno dei suoi, dichiara nelle interviste che tra tutti i quattordici governi in cui ha "servito", il Berlusconi quater è "il migliore"? Figlio di un pilota dell'aeronautica militare, medico nel Terzo mondo stipendiato dalla Farnesina e pars magna a Roma di una società immobiliare operante nel comprensorio dell'Olgiata, gran giocatore di golf con il suocero Guido Piermarini, campione del generone romano, da giovane medico l'idolo di Guido Bertolaso era il medico dei derelitti Albert Schweitzer. Poi, al seguito di Giulio Andreotti, l'aspirante medico dei derelitti scoprì che era meglio curare i potenti della terra che i diseredati della terra.
    Dieci anni fa era ancora nessuno. "Io lo conoscevo bene", racconta Luigi Zanda, oggi vicepresidente dei senatori del Pd, che nel 2000, quando era presidente dell'Agenzia del Gran Giubileo, lo incontrò come vice di Francesco Rutelli, sindaco di Roma e commissario all'evento. "Abile nella soluzione dei problemi, aveva un ego smisurato", secondo Zanda, che oggi guida in Parlamento le legioni degli oppositori alla "Bertolaso Spa", che, oltre alla Cgil, allinea per ora la Conferenza delle Regioni, presieduta da Vasco Errani, e l'Associazione dei comuni di Sergio Chiamparino.

    Oltre a uno schieramento bipartisan che non ne può più della ditta "B&B", covata dietro le quinte da Gianni Letta e dal suo sistema di potere, curato da ambasciatori che, a suo tempo, figurarono come reclutatori della Loggia P2 di Licio Gelli, impegnata soprattutto a riciclare tangenti con la complicità della banca del Vaticano. Come il mitico Luigi Bisignani, che oggi, ufficialmente manager di una società tipografica torinese, in realtà svolge per conto di Letta le funzioni di portavoce dei potentissimi sottosegretariati di palazzo Chigi. "B&B", più la "L" di Letta.
    "Quella cui assistiamo - dice Zanda - è una picconata allo Stato, una sovrapposizione abnorme tra un capo Dipartimento, un direttore generale che dovrebbe ispirarsi all'imparzialità, e un sottosegretario controllore-controllato, cui, per di più, col nuovo decreto, si implementano i poteri. Nella repubblica democratica italiana non è mai accaduto che un membro del governo abbia avuto contemporaneamente la carica di sottosegretario e di direttore generale. È come se il ministro dell'Interno Maroni fosse anche il capo delle polizia. Per la serie: continuiamo a picconare questo ex Stato di diritto".

    Legibus solutus, anche a causa del caratteraccio arrogante e litigioso nonostante il Premio Santa Caterina da Siena appena ricevuto, il pio Bertolaso rischia col suo sistema di potere di incappare in quei piccoli granelli che, se sottovalutati, possono inceppare il meccanismo. Tra le centinaia di delibere emergenziali passate negli anni passati del suo potere da palazzo Chigi, destinate a moltiplicarsi con il decollo del decreto "B&B", ce n'è qualcuna che proprio non può passare indenne a qualche sacrosanta verifica giudiziaria. A parte l'inchiesta "Rompiballe", che coinvolge Bertolaso nelle vicenda del discutibile riciclaggio dei rifiuti napoletani, fiore all'occhiello del berlusconismo, vogliamo magari parlare degli appalti secretati per il G8 della Maddalena, confluiti in una piccola società di Grottaferrata, Castelli Romani, di nome Anemone, come il suo titolare, personaggio riconducibile ai cari del commissario bertolasiano Angelo Balducci? O dei venti inutili poli natatori sorti a Roma ad uso dei soliti palazzinari, facendo carta straccia dei piani regolatori, per i Mondiali di nuoto del 2009?
    Quella volta fu un figlio del Balducci, oggi stimato presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, a tentare il business milionario su un territorio prossimo alla via Salaria che rischia di affogare sotto il Tevere ogni volta che fa due gocce d'acqua.
    Tanto era sfrontata la speculazione del giovane Balducci, che qualche magistrato proprio non la digerì. Ora la "Protezione Civile Spa" della premiata ditta "B&B", punta con tanti amici costruttori a luoghi secchi e desertici. E soprattutto, liberata con la privatizzazione dagli ultimi lacci dei controlli, a nessuna interferenza di giudici rossi.
    © Riproduzione riservata (20 gennaio 2010) Tutti gli articoli di Cronaca
    Grazie di esistere. Mi sono ricordato perché non voterò mai e poi mai per gli amici di questa gente.

  15. #14690

    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Giornata piena di lulprotrosik, c'è un rumor secondo il quale CAI sta entrando in Airfrance. Sì, avete capito bene, non il contrario, è CAI che entra in AirFrance come membro alla pari.

    Italia sul tetto del mondo

  16. #14691
    Sbonk
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    Citazione Originariamente Scritto da Pkforever Visualizza Messaggio
    Giornata piena di lulprotrosik, c'è un rumor secondo il quale CAI sta entrando in Airfrance. Sì, avete capito bene, non il contrario, è CAI che entra in AirFrance come membro alla pari.

    Italia sul tetto del mondo
    Fonte prego

  17. #14692

    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    D'Agostino

    BANCHE D'AFFARI AL LAVORO SU UN PROGETTO PER CONFERIRE LA CAI AD AIR FRANCE E DIVENTARE COSì UN AZIONISTA ALLA PARI DEL GRUPPO
    Sembrano passati anni luce da quando Umberto Bossi nel gennaio scorso definiva l'operazione Cai-Alitalia "una stupidaggine". Adesso il capo della Lega, che avrebbe preferito l‘intervento di Lufthansa, tace anche se qualche imprenditore della Padania lamenta che la Compagnia tedesca abbia deciso di chiudere i voli da Malpensa a Fiumicino.


    ROBERTO COLANINNO
    Chi parla invece con voce garrula è il tandem Colaninno-Sabelli che il 26 agosto 2008 in un afoso pomeriggio diede vita a Milano alla società dei patrioti italiani che eseguirono il copione scritto da Corradino Passera e dal governo nel piano Fenice. A convincerli fu il più grande direttore marketing del mondo, quel Silvio Berlusconi che forse non passerà alla storia come il suo sponsor "Bottino" Craxi, ma riesce a fare operazioni nei cinque Continenti.


    Rocco Sabelli e Roberto ColaninnoLa vicenda Alitalia suscitò enormi polemiche per le garanzie alla cordata italiana e per la porta spalancata ai francesi di AirFrance che nel gennaio 2009 hanno acquistato per 322 milioni il 25% di Cai.

    Dopo l'acquisto della quota alla Magliana arrivò in maggio un plotone di manager parigini esperti nelle vendite e nella gestione delle rotte. Da allora Colaninno non si è mai stancato di ripetere che quello con AirFrance è stato un accordo storico, ma che lui e gli altri soci di Cai non hanno alcuna intenzione di uscire dalla società e di cedere la loro quota a AirFrance. Anzi, l'imprenditore di Mantova e il longilineo Sabelli ci tengono a sottolineare che oggi Alitalia è competitiva e che "il futuro obiettivo è far sedere la Compagnia ai grandi tavoli delle grandi compagnie internazionali".


    berlusconi
    Se le notizie che corrono a Milano in questi giorni sono vere, bisogna dire che Colaninno ha ragione perché, secondo alcuni rumors insistenti, alcune banche d'affari stanno elaborando un progetto che non prevede la vendita di Cai ai francesi, ma indica una strada più appetitosa. In pratica sembra che la società dei patrioti potrebbe essere conferita ad Air France-Klm seguendo un percorso dall'Italia alla Francia, cioè inverso a quello di cui si è sempre parlato.

    L'operazione è coperta da un grande riserbo e potrebbe avere effetti interessanti poiché nel capitale azionario di AirFrance il primo azionista è lo Stato con oltre il 15%, mentre le rimanenti quote sono frammentate tra i dipendenti del Gruppo (10,9%) e migliaia di piccoli azionisti.


    AirFranceUna volta entrata in AirFrance la cordata dei patrioti italiani (nella quale è bene ricordare che i francesi detengono il 25%) salirebbe nella graduatoria dei primi azionisti. Così mentre all'orizzonte si profila la cessione di Telecom agli spagnoli di Telefonica, c'è chi tesse la tela per piazzare tra i piedi dei francesi la creatura nata per volontà del direttore marketing di Arcore.

  18. #14693
    Il Nonno L'avatar di dualismo_2000
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    Pk, solo 2 cose:

    - sarebbe Bertolaso l'uomo della sinistra?

    - Il salvataggio di Alitalia è costato ai contribuenti 4 miliardi di euro, più o meno. Se anche comprassero la NASA, il ritorno economico lo avrebbero loro, non i contribuenti che gli hanno salvato le chiappe.

  19. #14694

    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    1)Certo, lo scrivono quelli di sinistra nell'articolo di sinistra del giornale di sinistra.
    2)Ci siamo svenati ma almeno non siamo diventati una succursale francese. E se così fosse direi che abbiamo limitato i danni. Io a non avere una compagnia di bandiera un po' mi vergogno

  20. #14695
    Il Nonno L'avatar di dualismo_2000
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    boh, io me lo ricordo che aveva fondato in Toscana un movimento tipo circoli della libertà

  21. #14696

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    Io non mi spiego questo accanimento contro uno che risolve problemi. Intanto l'ONU pensa di affidargli un nuovo alto commissariato per i disastri, alla faccia delle vigliaccate

  22. #14697
    Vitor
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    credo che abbia radici piantate un po' ovunque, altrimenti non avrebbe resistito a cambi di legislatura e inchieste giudiziarie.

  23. #14698
    Il Nonno L'avatar di dualismo_2000
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    Predefinito Riferimento: Quella sporcacciona di Anna Frank

    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    Ah lo so
    I lol'd

  24. #14699
    Shogun Assoluto L'avatar di Gnappo_gheyz
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    Ci siamo svenati ma almeno non siamo diventati una succursale francese
    Che culo!

    Che poi è il tipico discorso di chi l'aereo lo vede al massimo per il viaggio di nozze.

  25. #14700
    Chiwaz
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    Citazione Originariamente Scritto da Vitor Visualizza Messaggio
    credo che abbia radici piantate un po' ovunque, altrimenti non avrebbe resistito a cambi di legislatura e inchieste giudiziarie.
    Eh certo, se è trasversale non è perché sa risolvere i problemi, ma perché è amico di tutti.

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